Il gruppo

L’ALTRO COME RISORSA
LA DIMENSIONE DEL GRUPPO

Dr.ssa MARIA BOLOGNA

23 Aprile 2008CHE COSA E’ UN GRUPPO?
Il gruppo è qualcosa di più, o per meglio dire, qualcosa di diverso dalla somma dei suoi membri: ha struttura propria, fini peculiari e relazioni particolari con altri gruppi. Quel che ne costituisce l’essenza non è la somiglianza o la dissomiglianza riscontrabile tra i suoi membri, bensì la loro INTERDIPENDENZA. Essa può definirsi come TOTALITA’ DINAMICA. Ciò significa che un cambiamento di stato di una sua parte o frazione qualsiasi interessa lo stato di tutte le altre.
Lewin, 1951

IL GRUPPO COME STRUTTURA DINAMICA
-un gruppo è un organismo, entità autonoma complessa, in continua trasformazioe
-è qualcosa di più e di diverso dalla somma di singole parti
-è un campo di forze attrattive e repulsive in equilibrio quasi-stazionario
– i rapporti tra le parti, più che la loro natura, ne caratterizzano la struttura
-ogni gruppo sviluppa un “sentimento de noi” che indica il grado di appartenenza delle parti all’insieme
– il gruppo, in ogni momento presente, esprime un’atmosfera, un clima, un sentimento dominante
-la decisione di un gruppo è l’assunzione di responsabilità verso il proprio cambiamento
– l’individuo pone limiti all’azione del gruppo
– il gruppo pone ostacoli all’azione individuale
– l’insieme tende a differenziarsi ed articolarsi in parti specializzate (ruoli)
– la leadership è la funzione che consente di trasformare gli obiettivi in scelte operative mantenendo e rafforzando il gruppo attraverso un consenso volontario

DUE LIVELLI DI FUNZIONAMENTO Bion, 1971
1. esplicito, centrato sul compito
2. implicito ed inconsapevole, centrato su emozioni, desideri, aspettative (assunti di base: dipendenza, attacco/fuga, accoppiamento)

LE COMPETENZE DELLA INTELLIGENZA EMOTIVA
1. Consapevolezza di sè (conoscenza stati interiori, preferenze, risorse, intuizioni, autostima)
2. Padronanza di sè (capacità di dominare stati interiori, impulsi, risorse)
3. Motivazione (tendenza emotiva che guida/facilita il raggiungimento obiettivi, tolleranza frustrazione)
4. Empatia (consapevolezza sentimenti, esigenze, interessi altrui, fiducia e sintonia emotiva)
5. Abilità sociali (abilità indurre risposte desiderabili negli altri, interazione fluida, negoziazione, cooperazione, lavoro in team)

EMPATIA
“….associandosi, attraverso il dominio di una dolce confidenza, ai pensieri e ai sentimenti…” Cabanis,1700
– capacità di immedesimazione che consente di sperimentare la vita interiore dell’altro (mettersi nei panni dell’altro)
– attraverso la simulazione dello stato corporeo relativo (come se)
– condizione per il riconoscimento e la condivisine creativa delle esperienze

Il tratto principale degli uomini che hanno comprensione è la gradevolezza dei rapporti: non c’è bisogno di spiegar loro nulla e si possono comunicare con piena sicurezza anche i pensieri più nebulosamente espressi. Ci sono sottili, inafferrabili atteggiamenti del sentimento per i quali non esistono espressioni chiare, ma che essi capiscono molto chiaramente.
Tolstoj, Infanzia

“RISPECCHIARSI” NELL’ALTRO?
Esiste un substrato neurofsiologico (neuroni-specchio) che consente di riconoscere/comprendere azioni, emozioni, sensazioni, intenzioni, espressioni linguistiche dell’altro all’interno di una relazione interpersonale in modo automatico; ciò rende possibile risuonare, appropriari esperienzialmente, far prioprio il mondo interiore dell’altro producendo una sintonia intenzionale (simulazione incarnata)
Gallese, 1996-2007

L’appartenenza ad un gruppo comporta l’apprendimento di attività, linguaggi, conoscenze specifiche insieme ad una ridefinizione della propria identità

STATI DI SVILUPPO DI UN GRUPPO
1. Formazione: ansia, incertezza, cautela, dipendenza, orientamento
2. Conflitto: asservità, ostilità, risentimento, contrasto tra bisogni individuali
3. Normatività: coesione, scambio, negoziazione
4. Prestazione: cooperazione per lo scopo comune
5. Sospensione: ritiro, disimpegno

FORZE CENTRIPETE
. COESIONE attrazione interpersonale?
. CONFORMITA’ adesione ad opinioni/comportamento prevalente

FORZE CENTRIFUGHE
. Devianza, dissenso, minoranza
. Conflitto-Pensiero divergente-Consenso
. Scisma

SENZA COMUNICAZIONE NON ESISTE IL GRUPPO
La comunicazione è la base della costruzione sociale della realtà in un gruppo, cioè la molteplicità di idee, opinioni la cui convergenza porta a condividere una realtà, un linguaggio e significati comuni

LA COMUNICAZIONE COME SCAMBIO DI SIGNIFICATI ED ELEMENTO COSTITUTIVO DEL GRUPPO
Gli scambi di significato, sempre presenti nel gruppo, sono responsabili della sua unità e, di conseguenza, della sua stessa vita: se venissero meno, gli individui si ritroverebbero isolati e il gruppo non esisterebbe più. Mediante queste comunicazioni ininterrotte il gruppo crea finalità comune, i suoi membri acquisiscono atteggiamenti comuni e, opponendoli agli altri individui, rinforzando la coesione di gruppo; le comunicazioni sono la trama, la causa e il riflesso della struttura interna del gruppo, collegando e determinando le relazioni interpersonali, le amicizie o le inimicizie, gli accordi o i disaccordi, la collaborazione o la competizione
Flament, 1965

LE ABILITA’ DI COMUNICAZIONE
. un gruppo utilizza reti (canali) e strutture (insieme di comunicazioni scambiate) di comunicazione attraverso cui i membri si relazionano
. le comunicazioni riguardano tre aree:
Compito (neutra): dare/chiedere suggerimenti, esprimere/chiedere orientamenti, esprimere/chiedere opinioni
Socio-emozionale negativa: disapprovare, esprimere tensione, mostrare antagonismo
Socio- emozionale positiva: dimostrare solidarietà, allentare tensioni, mostrarsi d’accordo
. buone abilità di comunicazione possono aiutare a fronteggiare situazioni difficili

LE ABILITA’ DI COMUNICAZIONE
1 Esprimere sentimenti positivi
2 Fare richieste in maniera positiva
3 Esprimere sentimenti negativi
4 Ascoltare in maniera attiva

ESPRIMERE SENTIMENTI POSITIVI
. numerose ricerche evidenziano che ricevere un complimento o un’approvazione per un determinato comportamento è uno dei più potenti fattori di cambiamento e di apprendimento
. lo scambio di sentimenti positivi promuove un clima di collaborazione che facilita la soluzione di problemi e il raggiungimento di obiettivi

FARE RICHIESTA IN MANIERA POSITIVA
Esprimere una richiesta in maniera ferma, specifica, costruttiva (assertiva) contribuisce a creare un’atmosfera di collaborazione ed è molto più utile che tentare di raggiungere l’obiettivo esigendo, minacciando o usando la forza

ESPRIMERE SENTIMENTI NEGATIVI
Per risolvere un problema è essenziale riuscire ad esprimere in modo chiaro, non aggressivo o colpevolizzante sentimenti negativi (scoraggiamento, frustrazione, ansia, rancore, irritazione, rabbia)
Esprimersi costruttivamente significa:
-evitare giudizi sulla persona
-riconoscere il sentimento negativo come proprio
-assumersi responsabilità nel cambiamento

ASCOLTARE IN MODO ATTIVO
L’ascolto attivo si fonda sull’empatia e sulla capacità di calarsi nei panni dell’altro.
Questa abilità ha due scopi principali:
1 assicurarsi di aver capito bene
2 aiutare l’altro a precisare il problema/obiettivo in modo chiaro e specifico, tanto da facilitarne la soluzione

. guarda la persona con cui stai parlando
. mostra attenzione a ciò che dice
. fai cenno di sì con la testa, usa espressioni come “già..certo..capisco”
. fai domande di chiarimento
. accertati di aver capito bene

ESPRIMERE SENTIMENTI POSITIVI
. guarda in viso il tuo interlocutore
. digli esattamente cosa ha fatto che ti è piaciuto
. digli cosa hai provato

ESPRIMERE SENTIMENTI NEGATIVI
. guarda il tuo interlocutore, parlargli in modo fermo e gentile
. digli esattamente qual è il comportamento che non ti è piaciuto
. digli esattamente come ti sei sentito usando espressioni come ” quando tu dici/fai…io mi sento irritato..”
. dai il tuo contributo affinchè la situazione non si verifichi più, proponendo una discussione o facendo una richiesta di comportamento diverso in modo positivo

FARE UNA RICHIESTA IN MODO POSITIVO
. guarda la persona a cui ti rivolgi
. digli esattamente cosa avresti piacere che facesse usando frasi “Vorrei che tu…ti sarei grato se tu…sarei contento se tu…”
. digli poi che cosa provi

UNA BUONA LETTURA
“La comunicazione ecologica”
Jerome K. Liss
Edizioni La Meridiana, 1992

Grazie a tutti

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